
Anche la teologia è chiamata a prendere l’iniziativa e a mettersi in strada per uscire e curare le ferite dell’umanità sofferente che vive tante volte senza un orizzonte di senso e di vita. In particolare questa vocazione appartiene alla Teologia Fondamentale che per natura si colloca in una condizione liminare e di confine, preoccupata di mettersi in ascolto – come Paolo ad Atene – delle domande dell’uomo del nostro tempo per rendere credibilmente ragione della speranza, di quel motivo dotato di senso che fa della fede il centro e la forma della vita.


