
La scissione fra culto e vita è sotto i nostri occhi e presenta molteplici facce. L’anno liturgico non coincide con l’anno solare o «civile», come se quello celebrato nei riti cristiani fosse «incivile». E d’altra parte la compresenza di appartenenze religiose diverse fa sì che per i cristiani il giorno da dedicare al culto sia la domenica, per gli ebrei il sabato, per gli islamici il venerdì. Per i non credenti o i diversamente credenti si tratta del week end, atteso e vissuto come evasione dal grigiore del feriale…
L’articolo è stato pubblicato nella rivista Orientamenti Pastorali di Settembre 2020











