
Il teologo, amava ripetere Yves Congar, è homme impossible. Chi decide di dedicare tempo alla lettura, particolarmente proficua, del recente libro di G. Lorizio, può rendersi pienamente conto dell’espressione un po’ enigmatica di Congar. L’impossibilità del teologo consiste nel fatto che egli – muovendosi tra due ordini di realtà – si trova davanti una serie di antinomie di impervia sintesi, ammesso che sintesi esista… (di Andrea Vaccaro)




