Per una pastorale della cultura

«Cultura, non è possedere un magazzino ben fornito di notizie, ma è la capacità che la nostra mente ha di comprendere la vita, il posto che vi teniamo, i nostri rapporti con gli altri uomini. Ha cultura chi ha coscienza di sé e del tutto, chi sente la relazione con tutti gli altri esseri» (Antonio Gramsci).

«Omne verum a quocumque dicatur a Spiritu Sancto est» (Summa Theologiae, I-II, q.109, a.1, ad I).

La nuova costituzione apostolica di papa Francesco, In ecclesiarum communione, all’art. 33, di fatto istituisce l’«ufficio cultura» presso il Vicariato di Roma. Si tratta di una novità in quanto il precedente analogo documento di san Giovanni Paolo II, Ecclesia in urbe del 1998, non prevedeva tale organismo. Di fatto, quando presente, l’attenzione alla cultura viene spesso accorpata ad altre istanze quali quella della pastorale universitaria e scolastica o quella della comunicazione (come, ad esempio, nell’attuale commissione CEI), mentre nella diocesi milanese il vicario della cultura si occupa anche di carità, missione e azione sociale.

continua la lettura dell’articolo di Giuseppe Lorizio su settimananews.it 4 maggio 2023

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