
“La teologia è chiamata a prendere l’iniziativa e a mettersi in strada per uscire e annunciare la cura per le ferite dell’umanità sofferente che vive, tante volte, un presente senza un orizzonte di senso e di vita. La teologia è chiamata a porsi in una condizione liminare e di confine, a mettersi in ascolto – come Paolo ad Atene – delle domande nel tempo dell’uomo – che si fa storia – e rendere credibilmente ragione della speranza, di quel motivo dotato di senso che fa della fede il centro e la forma della vita”.
In questo orizzonte nasce l’esigenza di una prospettiva “kerigmatico-kairologica” che da un lato rifletta speculativamente sul fondamento della fede, ovvero la rivelazione di Dio nel Suo compimento escatologico in Gesù Cristo, crocifisso e risorto, che effonde la pienezza dello Spirito Santo – come attestato nel Vangelo – e dall’altro si preoccupi di tradurre credibilmente e di rendere efficacemente tale rivelazione la “stella di orientamento dell’uomo” culturalmente collocato nei contesti odierni.
AVVISO PER GLI STUDENTI DELLA FACOLTÀ DI TEOLOGIA
Si avvisano tutti gli studenti della Facoltà di Teologia che, mercoledì 29 novembre in occasione del Convegno, le ore di lezione saranno sostituite dalla partecipazione all’evento.
