Prosegue il dibattito nato in seguito alla prolusione che Luca Diotallevi, docente di Sociologia all’Università di Roma Tre, ha tenuto all’inaugurazione della Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna su «La fine del cristianesimo, religione degli italiani», e pubblicata su Avvenire lo scorso 23 ottobre

Di Giuseppe Lorizio su Avvenire 2 Novembre 2024. Che sia finita la cristianità e il cristianesimo nella sua forma cattolica non costituisca, ormai da tempo, l’orizzonte del nostro sentire e vivere la società è perfino scontato. Non abbiamo bisogno di analisi sociologiche per stabilirlo. Piuttosto avremmo necessità di sapere in che cosa credono gli italiani e, direi, gli occidentali europei. Non è una domanda semplice per il fatto che fra credenti e non-credenti qui ed ora si situano quelli che da tempo vado indicando come “diversamente credenti”. E ho sentore che si tratti di una maggioranza silenziosa, ma non irrilevante per il teologo e per la comunità credente.
“Diversamente” è il termine-avverbio decisivo. Da cosa? In primo luogo, direi da un cattolicesimo convenzionale, Continua lettura su avvenire
