Immaginare il mondo, il futuro, le relazioni. Alcune istanze della fantascienza

per AIEMPR – Associazione Internazionale di Studi Medico-Psicologici e Religiosi

La fantascienza è un laboratorio. Essa ci dice molto della realtà e ci insegna a modificarla, ed è più “pericolosa” di quanto si pensi, dunque non è ininfluente o secondario cercare il proprio momento di relax andando a vedere un film o leggendo un romanzo di fantascienza.

Nel titolo che mi è stato proposto ci sono tre istanze che devo argomentare dalla fantascienza, il mondo, il futuro e le relazioni. Ho deciso di presentare per ciascun termine le suggestioni che mi sono state lasciate da un film di fantascienza, e parlando della dimensione laboratiorale, anche io ho fatto parte di quegli esperimenti, ho conosciuto di più me stesso, e vi assicuro che anche la mia visione del mondo è cambiata.

La (reali) pretese della fantascienza

La fantascienza ha il vantaggio del gioco: essendo che quello che essa propone è cosi lontano (a volte non tanto…) dal tempo in cui ne usufruiamo con l’immaginazione, ci dedichiamo ad essa senza preoccupazione, e come il bimbo apprende il mondo che non conosce con gioia e senza pregiudizi, così la fantascienza entra in noi, senza accorgerci che essa ha la pretesa di realizzarsi un giorno, chissà se nella nostra vita, o in quella degli altri. Naturalmente la percentuale di fantascienza che diventa realtà è veramente piccola, forse perché è enorme l’immaginazione umana e la realtà non la può contenere, se non in minima parte.

il rapporto fantasia/fantascienza e realtà: filtro e ispirazione

D’altronde è il passaggio dal gioco alla realtà: il numero di regole che la realtà pone è molto più grande della semplificazione ludica, appunto per imparare occorre semplificare, ma anche visto all’opposto, in cui non è la realtà a fare da filtro alla fantascienza, ma la fantascienza a fare da ispirazione a ciò che diventa realtà, occorre dare semplicemente alcune indicazioni di massima, perché quella idea fantascientifica si possa (un giorno) toccare realmente.

Alcuni esempi tanto per capirci e stupirci.

I razzi … verso su … e verso giù

Tutti sappiamo che i razzi vanno dalla terra allo spazio. E li rimangono, senza sapere bene che fine fanno. Ci vuole l’immaginazione, oppure la funzione rewind già del video registratore, per vederli tornare indietro, facendo il loro cammino al contrario …

gli ingegneri si sono messi al lavoro, e nella realtà il passaggio dall’idea ai fatti, costa. Gli esperimenti possono fallire. per l’inventore è tanto importante la creatività quanto la tenacia. Secondo le due categorie che indicavamo prima, chi persevera è colui che è capace di far incontrare le regole della realtà legandole con la sua immaginazione

Nel 2015/16 i tentativi di SpaceX hanno avuto successo e questo ha rivoluzionato il settore aerospaziale.

Attenzione la fantascienza lo aveva già previsto nel 1959.

Quando questo film uscì, c’erano stati solo 8 lanci nello spazio, 4 da parte dell’Unione Sovietica e 4 da parte degli Stati Uniti. Per un volo con equipaggio mancavano ancora 2 anni. Solo uno di questi voli spaziali era andato oltre l’orbita terrestre bassa, Luna 1, che si diresse verso la Luna ma, a causa di un errore di calcolo, la mancò e volò via nell’orbita solare. Curiosamente, lo stesso giorno in cui uscì questo film, Luna 2 fu lanciata e impattò con successo sulla Luna due giorni dopo. È strano che questo film abbia previsto 60 anni di futuro, anche quando l’esplorazione spaziale aveva solo 2 anni.

e ancora

Le macchine parlano di noi …

Chi avrebbe pensato che la nostra macchina ci potesse attendere all’uscita del supermercato, o ancora che avremmo semplicemente detto l’indirizzo a cui portarci ed essa avrebbe messo in moto e guidato al posto nostro? ebbene esiste già … in alcune città americane è possibile noleggiare il taxi senza tassista (umano)… ma chi era patito (come me) negli anni 80 di una “serie” americana dal titolo Supercar, si ricorda che David Hasselhoff interagiva già con KITT tramite un orologio e dopo averlo chiamato, la Pontiac nera eseguiva esattamente i comandi vocali. Oggi abbiamo in effetti anche altre diavolerie che si chiamano Ok Google, Hey Alexia, Ciao Siri …

Ma la prima volta che la nostra macchina parlerà e interagirà come una vera general IA … non saremo meno sorpresi di quanto lo fu Micheal Knight interpretato nella mitica serie.

Il potere della fantascienza … creare mondi, creare futuro, creare relazioni

MONDO

Che tipo di mondo può … creare la fantascienza. Uno in cui tutto è lecito? dove l’uomo fare a meno di farsi il problema della sua moralità?

FUTURO

nel futuro come sarà la nostra percezione del tempo?

RELAZIONI

Vi propongo tre film, che ripropongono in versione hitech alcune nostre relazioni, stavolta tra uomo e robot/IA.

Robot & Frank propone una relazione di infermiere paziente, che diventa amico e amico.

Her propone una relazione amorosa tra un artista (narratore di storie, e disegnatore di cartoline) e un sistema operativo, caratterizzato da una voce femminile. L’interazione che inizia come un datore di lavoro e un’ottima IA segretaria, finisce … in relazione amorosa.

I am Mother propone una relazione madre robotica, figlia umana, in un futuro post apocalittico.

https://pensarelafede.home.blog/2019/07/02/quando-ti-dicono-che-avrai-un-robot-per-madre/

Per chi ha tempo … ci sono tante cose da scandagliare …

Conclusioni. La fantascienza non si configura più come narrativa di un futuro lontano e utopico (distopico) …ma grazie alla tecnoscienza, essa diventa specchio in cui riflettere il prossimo mondo, futuro e relazioni. La nostra società interagisce quotidianamente con i risultati della tecno-fanta-scienza che si concretizzata e virtualizza sempre più velocemente. Il corso del tempo è come accelerato o addirittura dissolto, le possibilità sembrano moltiplicarsi con il rischio però di mai saziare la nostra interiorità, anche se è possibile essere in mondi reali aumentati e anche virtuali, e dunque poter interagire sia con la presenza umana mediata dalla tecnologia, o simulata dalla tecnologia. Il corpo dell’uomo e il corpo delle macchine interagisce sempre di più, tanto che abbiamo al contempo la robotizzazione dell’umano e l’umanizzazione delle macchine.