Rubrica verso il Giubileo, prof. Giuseppe Lorizio, su Romasette 28 Aprile 2024.

Ma è difficile trovare il fattore e padre di quest’universo, e, trovatolo, è impossibile indicarlo a tutti», così Platone nel Timeo. L’intuizione della paternità divina rispetto al cosmo e all’uomo era già presente nell’antichità greca, come mostrano i riferimenti di Paolo ai testi stoici: «Salve, Padre, grande meraviglia, grande soccorso degli uomini, tu e la tua prima discendenza» (Arato, Fenomeni, 1-16). Anche Israele percepisce la paternità divina rispetto al suo essere popolo di Dio. La differenza rispetto alla fede cristiana che professiamo nel Simbolo, consiste nel particolare rapporto che lega Gesù di Nazaret al Padre celeste.
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